Luigi Pruneti è nato a Firenze nel 1948, nei tempi in cui l’Italia risorgeva faticosamente ai nuovi valori di democrazia rifioriti dopo gli orrori della guerra. Saggista, scrittore e docente di discipline umanistiche, assertore del principio che, attraverso l’approfondimento di ogni branca dello scibile, la massoneria può proporsi alla profanità come una significativa interfaccia culturale e una grande matrice di idee.
L’opera letteraria del Gran Maestro rivela due anime: una poetica, attenta a tutte le variabili della natura umana, l’altra scientifica, sicura, ampiamente informata e documentata da una vasta bibliografia, espressa in uno stile chiaro e diretto, privo di ogni dilettantesca fumoseria retorica. A queste caratteristiche si unisce un’apprezzata volontà di conduzione collegiale per quanto riguarda gli aspetti amministrativi ad ogni livello.
In un momento di tensioni mondiali, nel quale gli ideali non agiscono più da propulsori di civiltà ma, non compresi, vengono contraddetti o imbrattati da volgari personalismi e tragici giochi di potere, la capacità di produrre idee morali, di divulgarle e di saperle trasferire sul piano delle realizzazioni è il primario desiderio dei massoni, che affidano al nuovo Gran Maestro la loro “lampada della vita”. I giovani che provengono dal mondo profano chiedono sempre più insistentemente spazi dove gli ideali e la coerenza siano considerati come beni prioritari.