Grazie a Suor Luisa giovedì abbiamo trascorso una serata unica e speciale.
La sua testimonianza di una realtà unica, drammatica e sconvolgente ci ha emozionato in modo straziante.
Erano quattro anni che non ritornava in Italia dal Brasile, quattro anni non proprio facili, quattro anni di eventi internazionali drammatici e ciò non poteva sicuramente non influire sulla sua vita missionaria.
Gestire una Casa Famiglia per bambine dai 2 ai 15 anni vittime di stupro già di per sè rappresenta una notizia sconvolgente, se poi a questo si aggiungono i dettagli diventa difficile riuscire anche solo a mantenere un minimo di equilibrio emozionale.
Eppure sul volto di “Marisa” non manca mai un sorriso, mai un giudizio, ma tanta, tanta passione e comprensione. Un entusiasmo infinito che ci ha coinvolto tutti.
Racconti di un attualità sconvolgente, le mutazioni territoriali che stanno portando i prossimi Mondiali di Calcio con conseguenti sconvolgimenti sociali, le mutazioni delle favelas, ecc.
Ma anche i proponimenti di nuovi orizzonti, nuove sfide, nuovi obiettivi, contro tutto e contro tutti, solo per le sue adorate bambine, sempre e comunque nella sua Missione senza mai arrendersi.
Grazie Suor Luisa, grazie per la tua lezione di ottimismo.