L’ANNO DEL DECENNALE
Come sempre, fra gennaio e febbraio, scoppia la caccia al futuro presidente. Proprio per l’importanza della ricorrenza i presidenti anziani sono prodighi di consigli e suggeriscono cosa il club dovrebbe organizzare per festeggiare degnamente il raggiungimento di questo primo traguardo. Ma nessun candidato si fa avanti. A me sfugge una frase durante il meeting: “se mi facesse da segretario Roberto Fresia, me la sentirei di farlo io”. Naturalmente l’affermazione è subito raccolta dal mio vicino di tavola ed, in un battibaleno, mi ritrovo candidato alla carica, con Roberto che dà, di buon grado, la sua disponibilità. (Da notare, R. Fresia a quel tempo era ancora un “umano”, non volava ancora alto verso i vertici del Lions International, il suo Governatorato era di là da venire, ma era già un socio iperattivo, profondo conoscitore ed amante dell’Associazione).
Ecco allora che spunta anche un altro candidato, l’amico Giuseppe Martinengo.
I pochi giorni che separano dalla serata delle votazioni sono caratterizzati da una campagna elettorale senza precedenti per il club e senza esclusione di colpi da parte dei sostenitori dei due schieramenti. (naturalmente sto esagerando per interessare i soci entrati nel club dopo questo evento epocale.)
Giunge finalmente il meeting elettivo. Dopo un testa a testa estenuante, risulto eletto per un voto, ma il pensiero di diventare il presidente di un club spaccato in due mi attanaglia solo lo spazio di tempo tra un meeting e l’altro. Il mio leale avversario, e tutto il club mi dimostrano il loro appoggio.
Dunque era stato fatto tutto per il puro gusto di una sana competizione!!!
Che barba le elezioni plebiscitarie!!!
L’anno inizia con il Piatto dell’Estate del Maestro Sergio D’Angelo, con il cui ricavato, unito a rimanenze di edizioni precedenti e ai fondi stanziati, e mai spesi, per il restauro del mosaico di Aligi Sassu della passeggiata degli Artisti di Albissola Marina, il club avvia il restauro del Tempietto Boselli, che, fino ad oggi, è stato il più grande compiuto, sia per la visibilità, che per il notevole impegno finanziario profuso.
Non voglio annoiare oltre, ricordando le decine di interventi compiuti, le manifestazioni e le gite organizzate durante l’anno, mi preme solo ricordare la sponsorizzazione e la conseguente nascita del Leo Club Savona Torretta ed il coronamento, dopo un lungo “fidanzamento”, del nostro 3° Gemellaggio (unico tuttora ben vivo), ratificato solennemente durante la nostra Charter Night, con il club di Saint Jean de Maurienne.
In conclusione, quanti bei ricordi mi sono tornati alla mente, quanta nostalgia per amici impagabili che non ci sono più.
Momenti sereni, altri meno, ma tutti mi fanno dire ancora oggi che l’anno da presidente è un’esperienza che merita di essere vissuta.
Ruggero Visentin