Straordinario evento, ieri sera, sabato 28 luglio, a “Pozzo Garitta”, in Albissola Mare, per il “Piatto dell’estate” di cui è stato protagonista l’artista valdostano Gabriele Maquignaz. Nato ad Aosta del 1972, ora residente a Valtournanche, personalità complessa e fuori dal comune, autore quest’anno, dei “Piatti” dell’estate: lavoro che, come l’artista ha affermato, ha segnato il suo incontro con la ceramica.
La manifestazione è stata patrocinata dal “Lions Club Savona Torretta”. Rosario Tuvè, presidente del Club, ha tenuto a ribadire: ” Una delle finalità del Lions Club International è “essere parte attiva del benessere civico, culturale , sociale e morale della Comunità” . Fedele alla Sua tradizione, il Lions Savona Torretta desidera, attraverso questo evento, aiutare in modo fattivo l’arte figurativa che domina il nostro Belpaese e il nostro territorio. Si è cercata pertanto una risorsa che solletichi l’interesse di tutti coloro che sono affascinati dall’arte e la tradizione artistica della ceramica italiana , molto ricca e affascinante ,per poi offrire fruibilità all’arte. Il ricavato della serata sarà destinato al Civico Museo Storico Archeologico presso il Complesso Monumentale del Priamar di Savona: Verranno fornite video guide in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo che possano accompagnare il visitatore nel percorso museale. Si ringraziano per la collaborazione: il Comune, il Circolo degli Artisti ed il Comitato di Rigore Artistico di Albissola Marina”.
L’evento, oltre a costituire un importante momento per la continuazione della tradizione della ceramica, è stato, in questa occasione, indelebilmente segnato da una vera “performance” dell’artista, da un suo atto creativo significatico e suggestivo, attraverso il quale egli ha voluto annunciare e presentare il “Manifesto” del “Codice dell’Aldilà”, una corrente che l’artista stesso ha fondato e che definisce, un po’ ermeticamente: “L’ultima possibilità dell’Arte”. Maquignaz è figlio di un pittore ed anche la sorella dipinge; sentire un artista rivelare le fonti e le origini della propria ispirazione è davvero emozionante e così abbiamo potuto ascoltate dalla sua voce il racconto dell’attrazione da lui provata, sin dall’infanzia, per l’arte; il passo biografico in cui due bambini, uno è Gabriele, si dicono interessati ad un quadro di Fontana, una tela con il classico, se classico può dirsi, squarcio, che fa’ esclamare ad uno dei due: – “lo possiamo fare anche noi”! – e che è rivelante di una comunicativa percepita infantilmente ma forse più profondamente di quanto non si possa pensare! Perchè forse da tale primo e primitivo atto di adesione, di fede e d’amore, è nata od è scaturita, da parte del maestro, la volontà di “introdursi” nel mondo dell’arte, per curiosarvi, per scoprire cosa ci sia! Ciò che si può affermare del lavoro di Maquignaz; un artisto eclettico, convincente e sfuggente ad un tempo, che unisce la passione per la sperimentazione, per l’esplorazione di regioni dell’anima mai percorse, con echi e richiami della sua montagna, anche ancestrali, anche leggendari o popolari.
Per il momento non ci rimane che ammirare i suoi piatti, plasmati per l’occasione: con la maestria del grande artista e con la semplicità dell’intelligenza, per cui l’autore ha affermato per lui la Ceramica essere stata una novità, una nuova esperienza, nel centro della Ceramica in cui ha lavorato con entusiasmo, felice di respirarne l’atmosfera, ed ha espresso un vivo apprezzamento per aver potuto avvicinare la bottega di Mazzotti, dove i suoi piatti sono stati cotti; con tali sue opera, Maquignaz entra a far parte della grande tradizione di Albissola; sui “Piatti” del 2018 si notano i motivi a lui cari, specialmente il “volto” che appare in atteggiamenti enigmatici e amiccanti, o simbologie misticheggianti; sembra davvero che Maquignaz si sia inserito, senza alcuna forzatura, nelle espressioni del grande periodo di Albissola fra futurismo ed astrattismo cogliendone gli intramontabili tratti ed il messaggio intrigante!
Il Lions Club Savona Torretta ha voluto quest’anno rinnovare il contatto con l’arte grafica della ceramica, perché ha sentito il bisogno di avvicinare e sensibilizzare la cultura artistica alla comunità affinché tramite essa si percepisca la necessità di crescere nella vita terrena.